Riserva Naturale del Marais

La Salle

Il sito, costituito da un breve tratto di Dora Baltea e relativa piana alluvionale, si trova ad un’altezza di 890 m. s.l.m. tra i comuni di La Salle e Morgex ed ha vegetazione tipica degli ambienti ricchi d’acqua. Sulla sinistra orografica del fiume si trova un percorso di circa 250 m in calcestruzzo spazzolato, nonché un camminamento di 220 m. in bosco su una passerella in castagno. Vi sono anche due giochi didattici: ”l’albero delle visioni” per vedere le fronde degli alberi e ingrandire le immagini e “le orecchie dall’alto” dove si trovano degli amplificatori naturali di suoni.

Flora: i bordi dello sbarramento sono fitti di canne, mentre ad una certa distanza dall’acqua sorgono ontani, salici, pioppi. Tra i fiori, si può trovare il ranuncolo giallo.

Fauna: quest’area svolge funzione di sosta per uccelli migratori legati agli ambienti umidi; vi nidificano il germano reale, la gallinella d’acqua e la cannaiola verdognola.


Colle San Carlo - Lago d'Arpy

Morgex

Difficoltà: T - Turistico

Partenza: Col San Carlo (1858 mt.)
Arrivo: Lac d'Arpy (2071 mt.)
Dislivello: 228 m
Lunghezza: 3.138 m
Durata Andata: 1h10

Segnavia: 15

 

Giunti al Colle di San Carlo, imboccare, di fronte all’hotel Genzianella, la strada sterrata segnalata con il n. 15 che in moderata pendenza, sviluppandosi all’interno di un bosco misto di abeti e larici, permette di raggiungere il lago d’Arpy.
Dal retro dell’hotel Genzianella è altresì possibile raggiungere con una breve passeggiata adatta a tutti il belvedere nei pressi della Tête d’Arpy con splendido panorama sulla catena del Bianco e sulla Valdigne. Data la brevità (circa 25 minuti per l’andata) l’itinerario può fare da complemento all’escursione del lago d’Arpy.

 


Lago di Pietra Rossa

Morgex


Difficoltà: E - Escursionistico

Partenza: Col San Carlo (1858 mt.)

Arrivo: Lago di Pietra Rossa (2583 mt.)
Dislivello: 725 m

Lunghezza: 5.709 m

Durata Andata: 2h35

Segnavia: 15


Giunti al Colle di San Carlo, imboccare, di fronte all’hotel Genzianella, la strada sterrata segnalata con il n. 15 che, in moderata pendenza, sviluppandosi all’interno di un bosco misto di abeti e larici, permette di raggiungere il lago d’Arpy. Costeggiarne la sponda in sinistra orografica e continuare sul sentiero, sempre n. 15, che, staccandosi sulla sinistra della strada sterrata, attraversa il torrente per portarsi in destra orografica. Alla fine del piano d’Arpy, il sentiero inizia a salire fino a guadagnare le sponde del lago di Pietra Rossa.


Colle del Piccolo San Bernardo

La Thuile

La strada del colle è di norma transitabile dall’inizio di giugno a fine ottobre.

Il Colle del Piccolo San Bernardo è un passo alpino che collega il vallone di La Thuile, in Valle d’Aosta, con la Haute-Tarantaise, in Francia.

Il colle è frequentato fin dall’antichità, come testimoniano ancora i numerosi reperti archeologici e storici che vi si trovano.

Appena superati gli edifici dell’ex Dogana italiana, sui prati a destra sono visibili le prime testimonianze della presenza dei Romani al colle, da loro chiamato Alpis Graia: si tratta dei resti della mansio orientale, portata alla luce e restaurata alla fine degli anni ‘20 del Novecento. Dall’estensione dei muri perimetrali si comprende l’ampiezza che doveva avere quest’edificio a pianta rettangolare, composto da una serie di stanze che circondavano un cortile centrale, collegato tramite un portico alla Strada Romana delle Gallie, il cui tracciato si sviluppa parallelo a destra dell’attuale strada. La “mansio” serviva da magazzino e da alloggio per viandanti e militari. Adiacente ed esterno ad essa, proprio sul bordo dell’odierna carrozzabile, si trova un tempietto, il fanum gallo-romano, forse consacrato ad una divinità celtica, dato l’uso dei Romani di mantenere i culti locali delle popolazioni sottomesse all’impero.

A pochi passi si trova una testimonianza decisamente più antica: il “cromlech”, grande cerchio di pietre infisse nel terreno, posto sulla linea di confine tra Italia e Francia, segnala la presenza di uomini al valico in età preromana, sebbene a tutt’oggi l’epoca esatta della sua costruzione non sia ancora precisabile.

Dopo l’ex Dogana francese, sulla destra, è di epoca romana l’edificio, anch’esso legato all’antica Via delle Gallie, costruito, come la mansio orientale, con il cortile contornato dalle stanze. Qui però l’elemento sacro sembrerebbe prevalere sull’utilizzo comune. Infatti, oltre al sacellum per il culto, staccato dagli altri ambienti, nella costruzione furono rinvenuti un busto d’argento di Giove Dolicheno e alcune placchette votive di ringraziamento, reperti oggi conservati nel Museo Archeologico di Aosta.


Arp Nouva-Rifugio Elena-Col du Grand-Ferret

Courmayeur


Difficoltà: E - Escursionistico

Partenza: Arp Nouva (1770 mt.)

Arrivo: Col du Grand-Ferret (2537 mt.)
Dislivello: 767 m
Lunghezza: 4.392 m
Durata Andata: 2h25

Segnavia: 25 - TMB


Lasciata l’auto in loc. Arp-Nouva, attraversare il ponte sul torrente e proseguire sulla strada sterrata fino ad incontrare un sentiero che si stacca sulla destra segnalato con il simbolo TMB. Lo stesso si porta, dopo diverse inversioni, alla Tsa de Jean. Proseguendo sullo stesso sentiero, si perviene alla località Pré-de-Bard in cui si trova il rifugio Elena. Proseguire sul sentiero che prende quota toccando l’alpeggio di Pré-de-Bar Damon. Poco oltre tralasciare l’itinerario di destra che si inoltra nel vallone di La Combette per volgere a sinistra e raggiungere il Col Grand-Ferret.


Dolonne-Rifugio Maison Vieille-Rifugio Elisabetta

Courmayeur


Difficoltà: E - Escursionistico

Partenza: Dolonne (1225 mt.)

Arrivo: Rifugio Elisabetta (2175 mt.)

Dislivello: 1.271 m
Lunghezza: 14.263 m
Durata Andata: 5h45

Segnavia: AV2 - TMB


Da Courmayeur, prendere la strada asfaltata che, in poco tempo, permette di raggiungere fraz. Dolonne. Dopo aver attraversato i vicoli di questo centro, l’itinerario prosegue, salendo, a tratti su strada poderale e a tratti su sentiero, fino a pervenire alla stazione di arrivo della funivia, in loc. Plan Chécrouit. Si prosegue sull’itinerario AV2, principalmente sulle piste da sci, per guadagnare il rifugio Maison Vieille, da dove, attraversando praterie d’alta quota e ammirando alcuni laghetti alpini, ci si porta su una costa pietrosa, per poi scendere alla volta degli alpeggi di Arp Vieille Damon e Désot. Da qui, si giunge in poco tempo su una strada sterrata, da imboccare sulla sinistra, che percorre il pianoro del vallone della Lex Blanche fiancheggiando la Dora di Veny. Si attraversa, infine, il torrente su un ponte e salendo, intersecando più volte la sterrata, si raggiunge il rifugio Elisabetta.


La Vachey-Rifugio Bonatti-Col Entre-Deux-Sauts

Courmayeur


Difficoltà: E - Escursionistico

Partenza: La Vachey (1695 mt.)

Arrivo: Col Entre-Deux-Sauts (2521 mt.)

Dislivello: 806 m

Lunghezza: 4.772 m

Durata Andata: 2h30

Segnavia: 42


Da Courmayeur, proseguire sulla strada asfaltata e addentrarsi nella Val Ferret. Giunti in località Lavachey proseguire ancora per circa 1 km e, poco prima di attraversare il torrente di Malatrà, si perviene all’imbocco del sentiero n. 42 che si stacca sulla destra della carrozzabile. l’itinerario sale al rifugio Bonatti e agli alpeggi di Malatrà Inferiore e Superiore. Poco prima di quest’ultimo alpeggio, ad un crocevia, tralasciato il ramo di sinistra che sale al Col Malatrà, continuare sulla destra sullo stesso itinerario, n. 42, che mantenendosi sempre sulla sinistra orografica del torrente, attraversa l’ampia conca pianeggiante per poi volgere a destra e salire al Pas entre-deux-Sauts (2520 m).
é possibile guadagnare la cima volgendo a destra del colle dopo aver percorso la dorsale.


La Visaille - Pont Combal - Lago del Miage

Courmayeur


Difficoltà: E - Escursionistico
Partenza: La Visaille (1679 mt.)
Arrivo: Lago del Miage (2040 mt.)
Dislivello: 303 m
Lunghezza: 3.261 m
Durata Andata: 1h15

Segnavia: 12 - 18A


Raggiunta la località La Visaille, nella Val Veny in comune di Courmayeur, imboccare la strada inizialmente asfaltata quindi sterrata (itinerario n.12) che conduce al rifugio Elisabetta. Mantenersi sempre sulla sinistra orografica e giunti in corrispondenza del ponte sulla Dora, mantenersi sulla stessa sponda imboccando il sentiero n. 18A che conduce al Bar Combal. Volgere a destra e, dopo pochi metri, seguire il sentiero che sale sulla cresta della morena in riva al lago del Miage.

E’ un luogo particolarmente interessante: alla fronte del ghiacciaio si è formato un laghetto, racchiuso dalla sua morena destra.
Dai suoi bordi si può assistere ai movimenti del ghiacciaio che ogni tanto lascia cadere blocchi di ghiaccio nell’acqua formando piccoli iceberg.
Non lontano dal lago, resti di fortificazioni del XVIII secolo ricordano le invasioni delle truppe francesi provenienti dal Col de la Seigne.


Villair - Rifugio Bertone - Rifugio Bonatti

Courmayeur


Difficoltà: E - Escursionistico
Partenza: Villair (1325 mt.)
Arrivo: Rifugio Bonatti (2033 mt.)

Dislivello: 874 m

Lunghezza: 10.720 m

Durata Andata: 4h15

Segnavia: AV1 - TMB

Dal centro di Courmayeur, seguire la strada che conduce all’abitato del Villair Superiore, all’imbocco della Val Sapin. Da qui la strada continua a salire, diventa sterrata e attraversa il torrente Tsapy. L’itinerario prosegue ora inizialmente a tratti sulla carrabile ed a tratti sul sentiero, fino a raggiungere l’imbocco del sentiero sulla sinistra che, a tornanti, sale il versante a valle del rifugio Bertone ricoperto da un fitto bosco di conifere. Dal rifugio, raggiungibile in circa 2 ore, l’itinerario prosegue principalmente su verdi pascoli e raggiunge gli alpeggi di Leuchey Superiore, Lèche e, attraversato un torrente, a quelli di Arminaz inferiore e Sécheron, da dove in poco tempo si guadagna il rifugio Bonatti.